I due Ghiottoni al “Foro dei Baroni”
Puglianello, 23 luglio 2016.
Iniziamo questa avventura, pubblicando la nostra opinione sull’ultimo locale “visitato”. Gli altri saranno pubblicati a breve, ripescando dai nostri appunti di “viaggio”.
Il caratteristico e rustico locale è situato in quel di Puglianello, in provincia di Benevento. Il comune è uno degli ultimi della provincia al confine con quella di Caserta.
Un arco in pietra fa da boccascena e ci porta, dopo la breve e leggera scalinata, in una location rustico-moderna. Sulla destra la zona “all’aperto”, sold-out già dai giorni precedenti. Sulla sinistra invece, un’ampia vetrata ci porta all’interno del locale. Pietre e tufi si alternano a “inserti geometrici”, che fanno da “cantina/vetrina” a una discreta scelta di vini, confermata dalla carta.
La semplicità dell’arredo interno, con qualche particolare che non è sfuggito ai nostri commensali (es. un tavolo “a spicchio” per coppie romanticamente in intimità) ha positivamente contribuito alla piacevolezza della serata.
All’accoglienza gli addetti al servizio ci chiedono il cognome e ci accompagnano al nostro tavolo riservato. Prontamente, uno dei camerieri, rigorosamente in divisa dai colori nero e grigio scuro, ci chiede dell’acqua (che noi “prontamente” accettiamo, dato il caldo esterno). La responsabile di sala ci presenta subito i due tipi di menu: osteria e pizzeria, oltre quello dei vini. Non avendo ancora deciso cosa di preciso dare “in pasto” al nostro “delicato” palato, ci rivolgiamo agli amici che avevano già assaporato alcune delle prelibatezze proposte. Con il chiaro intento di mettere a “dura” prova tutto lo staff, cucina e sala, abbiamo deciso di provare di tutto e di più.
Quello che maggiormente ci ha attirati era la sezione “Mentre aspetti…”. Ma dato che “aspettare” a noi piace poco, abbiamo preferito andare direttamente ad alcuni assaggi di antipasti e primi piatti. Nell’attesa abbiamo comunque potuto (chiedendone il bis) assaporare dell’ottimo pane morbido con gustosi “cicoli napoletani”.
Iniziamo col nostro percorso gustativo:
- “Caccia e Pesca sul Volturno”. Un ottimo petto di quaglia glassato accompagnato da un’insalatina di quinoa e trota salmonata. Nulla da dire sulla presentazione. Nulla da dire sull’ottimo equilibrio creato.
- “Bocconi d’entroterra”. Presentati in una mini cassetta di legno, abbiamo assaporato con gusto (e con una non tanto velata voglia di abbondare) delle polpettine di manzo, discreti crocché e una sorprendente frittatina di pasta, con quel retrogusto di limone, quasi a voler “pulire” il palato.
Ma volevamo andare oltre. Prima di passare alla seconda parte, abbiamo deciso di lanciarci nella più che invitante sezione “primi”. Le “paste ai pomodori” attiravano molto la nostra attenzione, ma provenendo da terre ricche di pomodori di nostra diretta produzione, abbiamo preferito andare “in cortile”:
- “Dal mio cortile” (in foto), è il titolo del piatto preferito della serata. Gnocchi con ragout di maialino da latte e una (per nulla pesante) salsa di provola affumicata.
- “Cicorietta selvatica” è stato un piatto leggero che, forse, ci ha lasciati quasi indifferenti. Dobbiamo però ammettere la leggerezza e l’equilibrio delle fettuccine con crema di cicorietta selvatica, con (quasi assente) pancetta, finocchietto e salsa al formaggio.
Non contenti, ma solo per colpa nostra avendo preferito saggiare quanti più piatti, come da consiglio dei commensali, abbiamo diretto la nostra attenzione alle pizze. Sei differenti gusti. Tra tutte, ha vinto certamente il “Calzone con Scarola”. Una nota di merito alla “Caciara” che, nonostante gli innumerevoli formaggi, risultava essere estremamente leggera e altamente equilibrata.
A fare da chiosa la splendida e gustosa sfilata di dessert. Cinque differenti tipi, tutti e cinque graditissimi. L’armonia di sapori e la struttura gustativa, accompagnati da un ottimo passito beneventano, hanno fatto “zittire” il tavolo, sino a quel momento particolarmente “su di giri”.
- Ricotta e Pera a modo … loro. Crediamo sia stato uno dei dessert preferiti. Equilibrio e gusto da lode.
- Trio di Cioccolato. Corpo interno più duro in opposizione alla cremosità esterna.
- Un’altra apoteosi è stata registrata con la “Cheesecake alle fragole” … (che, tra l’altro, abbiamo scelto come nostra immagine di default)
Tanto ha fatto discutere il “Cantalupo e Liquirizia”.
Passiamo alla sezione VINO. Dalla cantina “Agnanum” ci è stato presentato il “Per ‘e Palumm”. Ottimo vino di 12,5%, giovane (vendemmia 2015); ottimi profumi. La bottiglia ci è stata presentata prima di essere aperta, poi versato il vino per la degustazione (fatto solo per la prima bottiglia). Nota di merito al cameriere che nel versare, avendo fatto cadere una goccia sull’orlo di un piatto, l’ha prontamente sostituito. Quando i dettagli fanno la differenza.
Nel complesso c’è da ricordare la particolarità delle “mattonelle” usati come piatti di portata, ormai in voga nei ristoranti che vogliono fare gourmet, e l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Non a caso, l’osteria è stata insignita del prestigioso riconoscimento “Premio Gambero Rosso”, proprio per il rapporto qualità/prezzo, risultando tra i dieci migliori in Italia, e addirittura per il quarto anno consecutivo.
Un ottimo locale sicuramente consigliato, sia per famiglie che coppie che comitive di amici, che vedrà certamente il nostro ritorno.
Il Foro dei Baroni
Piazza Chiesa, 6 82030 – Puglianello (BN)
http://www.ilforodeibaroni.com/
info@ilforodeibaroni.it
+39 0824.946033