Evento del Gambero Rosso – La Forza del Territorio – Cena alla Taverna Calabiana con abbinamento dei vini della Cantina Albinea Canali

Siamo abbonati alla bellissima rivista del Gambero Rosso da un annetto e seguiamo anche la pagina Facebook; proprio su quest’ultima abbiamo scoperto il Tour La Forza del Territorio che viene organizzato ormai da due anni.
Quello che ci ha subito colpiti è il loro obiettivo, che come si può leggere nella pagina dedicata, mira a “ dimostrare che cucina popolare, oggi, non definisce più una proposta di “bassa gamma” e tradizione non evoca più “il vecchio”, ma al contrario significa guardare “indietro” nella filiera per correre avanti con la cucina, proiettandosi nel futuro e che è il rapporto con il territorio a definire la qualità della proposta.”

Il tour si articola in 10 cene che coprono tutto il Paese, valorizzando la cucina regionale che viene accompagnata dalla cantina Albinea Canali, produttrice di Lambruschi per tutti i gusti, nelle sue diverse tipologie.

La location scelta per Milano è la Taverna Calabiana, in zona Corvetto, ristorante che si occupa di cucina piemontese, lombarda e ligure. L’evento è organizzato all’esterno, nel loro giardino, e mentre ci conducono fuori, attraversiamo l’ingresso con quella grandissima e scenografica bilancia e le altre sale molto curate. Ci fa accomodare il proprietario Alessandro Roggero che si mostrerà sempre disponibile per tutta la serata a rispondere alle nostre curiosità e ad assicurarsi che tutti siano serviti e soddisfatti.

C’è subito un’atmosfera divertente, frizzante e, anche se devono ancora arrivare molte persone nei tavoli pronti per l’evento, iniziamo quasi subito con una bella bollicina di benvenuto, Ottocentorosa, Spumante Extra Dry, un meraviglioso rosato di Grasparossa e Sorbara che ci inebria di fiori come violetta e rosa, ma anche piccoli frutti rossi, insomma una piacevolissima partenza!
Nel frattempo si avvicinano ai tavoli anche uno dei responsabili della guida, Vini d’Italia del Gambero Rosso, William Pregentelli, (Wow, che emozione! Conosciamo molto bene questa guida!!) con il quale parleremo a lungo di vino nel corso di tutta la serata, e Pietro Simone, in rappresentanza della cantina, che ci racconta un po’ la loro storia.

Si dà inizio alle danze con gli antipasti: baccalà mantecato, cotecone piacentino in salsa verde e cappon magro, un piatto povero a base di pesce e verdura della tradizione ligure; sono molto gustosi tutti e tre, e vengono accompagnati con un Metodo Classico Brut, Degorgement 2022, un magnifico fresco connubio di Grechetto Gentile e Lambrusco di Sorbara dal sentore di fiori bianchi, perfetto per questi tre piatti.
A questo punto arrivano un paio di fette di pizza (sì, questo ristorante è noto anche per le ottime pizze!) una più goduriosa dell’altra: porro e gorgonzola, taleggio e fiori di zucca, abbinate a Meares, IGT Lambrusco Semisecco, che si distingue subito per il colore rosso rubino acceso e i sentori di ciliegia e amarena.

E’ il momento del primo piatto, ravioli fatti in casa al ragù bianco, che esplodono in bocca con un gusto avvolgente e saporito: li accompagna egregiamente un IGT Emilia Lambrusco Semisecco, 1936 Biologico, con un profumo intenso sia di spezie, che di frutti rossi e un bellissimo colore in cui danzano le bollicine tipiche.
La costata di angus alla brace ci lascia letteralmente senza parole, a partire dalla vista: solo a guardarla si pregusta la tenerezza e la freschezza di questa portata prelibata ed infatti quando la assaggiamo, non delude, anzi sorprende e ci lascia davvero estasiati, come il Lambrusco in abbinamento Ottocentonero, altra chicca particolare della cantina.

A conclusione di questa bella cenetta allegra e spensierata arrivano i dolci: optiamo per un tiramisù e un gelato al mascarpone con fichi caramellati, come consigliato da Alessandro, e ce li dividiamo perchè siamo curiosi di assaggiare entrambi, che infatti sono deliziosi. Li accompagna uno Spumante Millesimato Extra Dry, Stellato, dai sentori di mango, ananas e papaya, con un finale però di agrumi.

Gustiamo gli ultimi sorsi di vino, godendo del bel venticello rinfrescante che ha accompagnato tutta la serata, chiacchierando e guardandoci intorno: c’è parecchia gente e sembrano tutti piacevolmente soddisfatti e allegri come noi.
Crediamo sia stata davvero una bella idea, questa del Tour del Gambero Rosso, perché davvero merita sia per il pensiero che c’è dietro, che per la valorizzazione dei luoghi, della tradizione, del territorio e delle cantine, quindi di tutte le persone che lavorano per dare lustro all’enogastronomia italiana! Consigliamo, quindi, di provarla assolutamente, anche perché è veramente interessante il rapporto qualità/prezzo della proposta.

Concludiamo con un ringraziamento speciale a tutto il personale di sala per la gentilezza e la professionalità, in particolare al simpaticissimo Giovanni, per averci rabboccato il bicchiere più di una volta e aver avuto la pazienza di aspettare di farmi fotografare le varie bottiglie; un super grazie anche al proprietario Alessandro Roggero, per i racconti, la disponibilità e la passione con cui svolge questo lavoro e che ha fatto in modo che tutto funzionasse così bene.
