La Ciacola, tra cicchetti e specialità venete a Breganze
Qualche giorno fa, a distanza di anni, sono tornata in una zona nella provincia di Vicenza, a me molto cara. Siamo a Breganze, patria del vino bianco Vespaiolo e del dolce Torcolato, ottenuti entrambi da uva Vespaiola.
Essendo arrivata per l’ora di pranzo, decido di effettuare una breve ricerca su internet per cercare un posticino dove poter mangiare. È così che ho scoperto “La Ciacola”, un locale affacciato sulla piazza principale, dove si può sia comprare vino che assaggiare piatti della tradizione veneta.
Il locale è raffinato e curato, l’arredo presenta sia elementi moderni sia pezzi più antichi creando una bella armonia e un bel clima accogliente.
La carta dei vini al calice ha una bella scelta e io mi sono lasciata consigliare da Stefano che mi ha accolto molto gentilmente. La proposta della “bollicina del giorno” era un interessante metodo classico portoghese, il “3B” Rosè Non Dosato della cantina Filipa Pato.
Questo particolare rosè si presenta di un bellissimo rosa corallo intenso. Al naso è molto intrigante: uva fragola, prugna e geranio si fondono a tocchi speziati di chiodo di garofano. Anche all’assaggio il vino si rivela speziato ma è molto piacevole. La bolla è finissima e il finale è persistente.
Ho iniziato il pranzo con una selezione di cicchetti, piccoli assaggi o stuzzichini della tradizione veneziana. Quel giorno il piatto prevedeva: un tortino all’uovo con finferli, tartufo e paprika; una fettina di formaggio di brie de Meaux tiepida con sopra una mostarda ai fichi; la specialità della Ciacola e cioè il pollo in saor; un hummus di ceci e spinaci con un pomodorino confit; una polentina con i finferli; delle polpette di melanzane; dei calamari fritti e alcune fette di coppa di Langhirano.
A seguire ho ordinato un piatto tipico dell’alto vicentino… i gargati con il consiero.
I gargati sono un tipo di pasta all’uovo tipici della provincia di Vicenza prodotti con farina di grano tenero e semola di grano duro fatti a forma di tubetto rigato, una sorta di maccheroncino ma più spesso e consistente.
Il tipico sugo per condire questo particolare tipo di pasta è il consiero, una ricetta povera che deriva dalla tradizione veneta contadina. Infatti, proprio per questo motivo, non esiste una vera e propria ricetta catalogata ma i pezzi di carne e le verdure cambiano a seconda delle stagioni.
Quello proposto alla Ciacola era di carni bianche, insaporito con lardo e con un piacevolissimo tocco speziato di cannella.
La speziatura del ragù e i sentori di chiodi di garofano del vino si sono amalgamati perfettamente.
Il pranzo si è concluso con un caffè servito al tavolo direttamente con una piccola moka.