La Maison di Chef Di Costanzo
Nell’antica casa familiare Di Costanzo, sulle colline ischitane del Montetigniuso, immersi nel verde, tra diverse varietà di fiori e piante, ha inizio il viaggio sensoriale e culinario al Daní Maison.
Il ristorante di Chef Di Costanzo vanta **Michelin, tre Forchette Gambero Rosso; è parte dell’associazione “Les Grandes Tables du Monde” ed inoltre è stato inserito dalla rivista Forbes nella speciale classifica dei 10 ristoranti più cool del mondo 2021, classificandosi al quarto posto.
Di Costanzo è uno dei fautori dell’ ormai noto “Ischia Safari” giunto alla quinta edizione, con l’obbiettivo di supportare il mondo della ristorazione, attraverso eventi enogastronomici in collaborazione con altri chef dell’ isola e non, il ricavato viene impiegato per offrire un periodo di formazione a studenti meritevoli degli istituti alberghieri della regione.
La location del Daní Maison è fiabesca e stimola la fantasia già dall’ingresso, dove si trova un portoncino in legno verde smaltato, che sembra essere sospeso nell’aria, dall’ altra parte il panorama offre uno scorcio stupendo di Ischia Ponte.
Varcata la soglia ci si immerge in un giardino bucolico che si sviluppa in due aree collegate da un ponte; oltre alle tantissime specie di piante troviamo varie opere dell’artista napoletano Lello Esposito, che danno un tocco magico alla passeggiata in compagnia di Marianna Schiano, un vero “Cicerone” (nonché compagna di Nino Di Costanzo) che guida l’ospite all’aperitivo esterno mettendolo a suo agio.
Prima dell’aperitivo si ha il piacere di conoscere Roberto Tornabene ( maitre e sommelier) che propone dei calici in abbinamento all’aperitivo ( nel pairing non poteva mancare il Dom Perignon del quale il ristorante è Ambassador).
La sala interna è minimal ed accogliente, con qualche piccolo inserto artistico variopinto a dare un tocco di calore; dotata di pochi tavoli si ha la possibilità anche di cenare nei pressi del pass, così da vedere la brigata all’opera.
L’esperienza con la cucina del “Daní Maison” è appassionate, appagante e sorprendente; il consiglio è quello di affidarsi completamente allo chef, così da poter esplorare tutte le sfaccettature della sua arte culinaria.
“Sfatiamo il falso mito che nei ristoranti stellati si mangia poco”, queste le parole dello staff che esprimono totalmente l’essenza del ristorante, dove il percorso degustazione ricco di molteplici portate, permette al commensale di vivere a pieno l’esperienza, assaporando molte delle creazioni dello chef.
I piatti ci hanno colpito tutti indistintamente, ma vogliamo citare quelli che ci sono rimasti nel cuore sia per le sensazioni, sia per le emozioni che ci hanno trasmesso; come ad esempio il profumatissimo crudo, dove la qualità del prodotto è percepibile già al naso con un intenso “profumo di mare”, il piatto è composto da un mosaico di mattonelle di vetro ognuna con un assaggio diverso, tutti eccezionali.
Oppure come l’emblematica pasta e patate, celebre piatto tipico della tradizione gastronomica napoletana, in una versione rivisitata e raffinata, a base di patate bianche, viola e patate dolci, servita in un imponente piatto, che accoglie in un tripudio di colori, ben 22 varietà di pasta diversa, accompagnata da pezzetti di pancetta e chips croccanti, oltre ad una spuma di provola affumicata e parmigiano.
Questo piatto è un perfetto connubio di tecnica, ricercatezza e rispetto delle materie prime, senza mai perdere di vista i sapori della tradizione che ci riportano alla cucina delle nostre nonne.
Infine non possiamo non citare la giocosità creativa dello chef col piatto del ”circo”, un dolce che fa tornare bambini. Questo dessert non è un semplice dessert, ma un circo vero e proprio fatto di piccole giostre, clown , popcorn e zucchero a velo; tanti piccoli assaggi tra caramelle e riproduzioni di hot dog dolci, lasciano il commensale a bocca aperta e lo trascinano in quella incredulità un po’ infantile che gli permette di scoprire con immensa sorpresa ogni assaggio.
Appena conclusa la cena abbiamo avuto il piacere di complimentarci con lo Chef, che ci ha invitato personalmente a fare una visita alla cantina del ristorante. Quest’ultima è allestita come se fosse una galleria d’arte, dove vengono esposte vere e proprie opere, tra cui spiccano selezioni di Romanèe-Conti e di Dom Perignon. Durante la passeggiata abbiamo scoperto che la collaborazione con Dom Perignon nasce da una passione dello Chef Di Costanzo per le bollicine, infatti sono presenti vari percorsi degustazione in abbinamento alle Plenitude di Dom Perignon e al Trento DOC Giulio Ferrari di diverse annate.
In conclusione la cucina dello chef Nino è una continua sorpresa, è un viaggio fatto di colpi di scena, dove lo spettacolo che viene proposto appaga non solo la vista ma anche il palato. Ogni piatto richiama emozioni diverse una dopo l’altra fino alla fine, e terminata l’avventura si ha solo voglia di ritornare.