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Un Brindisi con… Mariagrazia De Luca delegata Ais Benevento

Un Brindisi con… Mariagrazia De Luca delegata Ais Benevento

Durante una serata di degustazione di qualche anno fa, organizzata dall’AIS Benevento, in collaborazione con il rinomato sushi-restaurant Japit, abbiamo avuto il piacere di incontrare Mariagrazia De Luca, delegata dell’AIS Benevento. La sua presenza ci colpì immediatamente: carattere forte, deciso e un’aura di professionalità austera che lascia però spazio a momenti di giovialità. Mariagrazia, corrisponde al vero questa descrizione del Tuo carattere?

Austera non mi piace, preferisco definirmi una persona precisa, che ama chi rispetta le regole. Ma sono anche la persona alla quale piace fare la battuta per stemperare le situazioni, ma solo se trovo il giusto interlocutore, se trovo il collega che ci sta ed è simpatico, affinché si possa creare comunque un’atmosfera più familiare. In ambito AIS, soprattutto, a me non piace una classe rigida, però mi piace la precisione, la correttezza e l’educazione.

Mariagrazia è una donna che ama tenere tutto sotto controllo, l’abbiamo vista anche al Vinitaly del 2023, ma al di là del ruolo di delegata emerge una persona animata da una passione autentica per il vino e da un’attenzione profonda verso il territorio e le persone che lo animano. A proposito di territorio e di protagonisti dello stesso, a che punto è il Sannio e la Campania dal punto di vista vitivinicolo?

Il Sannio negli ultimi 20 anni ha fatto dei passi da gigante, costato sacrifici ai contadini, ai viticoltori, ai produttori. Perché noi parliamo di una zona con una grande intensità di impianti, con una grossa quantità di produzione. Il Sannio è sempre il 55% prodotto Campania. Muove i passi verso la qualità, molta qualità. Quindi significa: meno resa per ettaro. Noi immettiamo sul mercato sei milioni di Doc Falanghina, sei milioni di Falanghina IGP -non dimentichiamo che il consorzio dal 1° agosto fa parte del primo progetto ministeriale per la fascetta dell’IGP per un’ulteriore garanzia del consumatore sulla qualità del prodotto in bottiglia-, due milioni di bottiglie di falanghina spumante e sei milioni di Doc Sannio.

Il territorio è pronto a scommettere maggiormente su sé stesso?

Il territorio sannita oggi ha i numeri e le qualità per poter scommettere. Il tema è la maturità di coesione dei produttori sanniti. Prendiamo ad esempio il “Sannio top wines”: quando abbiamo incominciato con Nicola Materazzo, alla prima edizione, avevamo in premiazione 20 aziende. Oggi sono più di 200 i riconoscimenti: questo dà il parametro della crescita qualitativa del Sannio.

Nelle nostre visite enogastronomiche ci capita spesso di incontrare giovani ristoratori, chef, pizzaioli, molti dei quali hanno deciso di rientrare nel proprio territorio d’origine per prendere in mano le redini di aziende o sogni di famiglia. Tra i viticoltori sanniti o più in generale campani si riscontrano le stesse condizioni?

Più che altro, i produttori sanniti hanno tradizioni di famiglia. Si sono laureati anche fuori ma sono rimasti sul territorio. Restano qua perché hanno tradizioni di famiglia radicate.
Noi abbiamo due grosse cooperative sociali. “La Guardiense” con 1000 soci la quale rappresenta la cantina più grande del centro Sud Italia ed è la maggiore produttrice di falanghina. La “Cantina di Solopaca” conta 600 soci. Vigne sannite, 100 soci.

Ma torniamo a Te. Chi c’è davvero dietro la figura istituzionale di delegata AIS ovvero chi è Mariagrazia De Luca?

… allora è una persona che non trova pace. Sono sempre stata iperattiva. Sono un ex sportiva: tennis, calcetto, bocce … Poi mi sono interessata di politica, ai tempi del partito liberale. Oltretutto mi sono sempre occupata di sociale anche a livello diocesano. Sono stata responsabile Caritas, sono catechista, responsabile della liturgia…

Quando non vesti i panni di delegata, come ami trascorrere il Tuo tempo libero?

Il tempo libero è poco, ma non esiste solo l’AIS. Esistono anche queste altre attività collaterali di impegno nel sociale, ma vorrei avere più tempo per potermici dedicare.

Ci sono passioni o interessi personali, aldilà del vino, che Ti aiutano a mantenere l’equilibrio nella Tua vita e a ispirare la Tua attività professionale?

Posso dire che dal vino nasce e si sviluppa la passione per la cultura, per la storia, per la geografia, insomma per quello che è tutto il contorno del vino. Non è solo il bicchiere in quanto tale o il prodotto di un vitigno in quanto tale.

Ritorniamo ad AIS, di cui anche noi ci onoriamo far parte. C’è stato un momento o un’esperienza in particolare che ha segnato la Tua scelta di diventare socia dell’AIS Benevento e quindi delegata?

La curiosità per l’abbinamento cibo-vino.

AIS probabilmente è stata un’organizzazione precursora in tema di affermazione professionale della donna. Già nel 1969 l’AIS diplomava la prima donna sommelier, Maria Luisa Ronchi. Fino ad arrivare, ad esempio, nel 2007 con la campana Nicoletta Gargiulo sul podio, ospitata all’inizio del corso 2024 di sommelier proprio dalla delegazione di Benevento. A tal proposito cosa significa per Te essere delegata AIS? Come descriveresti il Tuo approccio a questo ruolo?

Il tema non è l’essere donna. Piuttosto il tema è l’essere all’altezza delle situazioni: se tu stai in un’associazione, in un gruppo o sei il presidente di un circolo devi avere la capacità di dare un esempio. Devi essere in grado di interagire da un punto di vista di dialettica e, se parliamo nello specifico di AIS, di didattica, di fornire informazioni su quello che sarà il tuo ruolo di sommelier, a prescindere se uomo o donna.

Siamo molto convinti che la qualità sia la vera caratteristica dell’eccellenza che dovrebbe guidare l’agire di tutti gli addetti ai lavori, a più livelli, ancor di più nel mondo dell’enogastronomia. Per garantire qualità serve anche preparazione. AIS si propone proprio di fornire tutti gli strumenti utili e qualificati per il mondo vitivinicolo e, quindi, enogastronomico. Mariagrazia e la delegata AIS quali consigli darebbero ad un giovane che vuole approcciare a questo mondo?

In primis è forte la necessità di formarsi. Dario Fo scrisse una commedia “L’ operaio conosce 300 parole, il padrone 1000, per questo lui è il padrone” Quindi, più si è informati, più conosci la materia e meglio è. Il mondo del vino è sempre un mondo in evoluzione: aziende nuove, tecniche nuove, annate, cambiamenti climatici. Ecco perché non ci si può fermare ad una semplice panoramica. Bisogna essere sempre attivi nella conoscenza. Ad esempio, quando posso, giro il mondo: mi documento, mi confronto con le altre realtà.

Come immagini il futuro dell’AIS Benevento e della cultura enogastronomica nel Sannio?

Il futuro dell’AIS a Benevento? Negli ultimi 20 anni abbiamo tracciato un percorso non indifferente. Quando Antonio Del Franco mi invitò a diventare delegata non sapevamo proprio da dove cominciare perché non c’era proprio niente, nessun tessuto. Abbiamo lavorato tanto, veramente tanto. Più che altro per essere credibili, per fornire l’immagine di un’associazione professionale e colta. Poi tutti i rapporti con gli enti che non esistevano. Insomma, creammo una visione del futuro, grazie anche a Nicola Matarazzo. Una visione rispetto all’organizzazione di eventi e di degustazioni non fini a sé stessi, ma con uno scopo ben preciso. Abbiamo quindi coinvolto la Camera di Commercio, la provincia, i comuni. In definitiva, abbiamo creato le condizioni per istituzionalizzare a pieno la nostra delegazione sannita. Ecco, vorrei che questa visione venga conservata e vada a sviluppare maggiormente la grande attenzione di AIS verso i professionisti che forma e verso i territori.

Per salutarci e ringraziarTi della disponibilità per questa intervista vogliamo porti un’ultima domanda. Ci vuoi svelare un Tuo segreto?

Questa è una domanda da 1.000.000 di dollari. Ragazzi, non saprei che cosa confessarvi. Potrei confessare che mi piacciono più i bianchi dei rossi, però, per alcuni versi, potrebbe non essere vero. Ad esempio, qualche giorno fa ho degustato un rosso spagnolo da Nicoletta Gargiulo che era spettacolare, affascinante, più di alcuni rossi blasonati. Forse la cosa che non ho mai confessato è che detesto chi si alza la mattina e si mette sul piedistallo a raccontare. Ecco, questa è una cosa che proprio non sopporto.

Grazie Maria Grazia.

Grazie a voi, ma non vi racconto più i fatti miei.

Mariagrazia De Luca: Passione per il Vino e Impegno per il Territorio
Mariagrazia De Luca: delegata AIS Benevento

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